Baubàubababaubàubàubau! (I cinofili capiranno)

Notizia orrenda…
http://www.ilgiornaleditrani.it/news/78724/trani/villa-comunale-si-potra-di-nuovo-entrare-con-i-cani-al-guinzaglio-il-tar-revoca-l-ordinanza-del-sindaco-di-trani-per-un-vigile-all-ingresso

Sono incredibili la strafottenza, l’egoismo e la misantropia dei “padroni” di cani. In particolare mi ha colpito (cioè mi ha fatto incazzare) il seguente commento (di un certo “siamoseri”):

Cittadina, a suo dire, i cani non hanno bisogno di camminare in villa, a loro basta poco….
come nella loro natura! Questo è il sunto del pensiero evolutivo di alcune menti umane, per fortuna, nel 2018! Complimenti!
Perché non dare anche dignità ai cani? Perché i “padroni” se hanno un cane al guinzaglio si devono privare di poter fare una passeggiata nella villa? Già qui siamo penalizzati non potendo portare i cani da nessuna parte (negozi, supermercati ecc.); parchi non ce ne sono ed i nostri poveri amici a 4 zampe dove dovrebbero stare? Relegati in casa? solo perché a lei e tanti come lei farebbe schifo se suo figlio cadesse sopra dove??? Ma con tutta la sporcizia e l’immondizia che regna per le strade di Trani sempre e solo ai cani state a pensare?

scritto in risposta al seguente (di una certa “Cittadina”):

Provvedimento assurdo! Il suolo è pubblico perché destinato ai cittadini ( esseri umani ).
Un luogo non è pulito se semplicemente ci passiamo un pezzo di carta o scioriniamo un po’d’ acqua. Mi farebbe schifo se mio figlio ci cadesse sopra. I cani non hanno bisogno di camminare in villa, a loro basta poco, come nella loro natura.
Dignità alla nostra bellissima villa comunale!

Di seguito il commento che avrei voluto mandare:

 

Rispondo al posto di “Cittadina”:

1) Il modo migliore per dare dignità ai cani è mettere fine alla barbara pratica di schavizzarli, autoproclamandovi loro padroni, scambiando un comporamento dettato dall’istinto (quello di seguire il capobranco) per sentimenti umani come “amore”, “fedeltà”, “amicizia”, ecc. (non sono rari i casi di cani che sbranano i loro “padroni” o anche dei bambini), e interpretando secondo parametri arbitrari (bere, mangiare, fare i bisogni, dormire sotto un tetto) la loro felicità;

2) Perché un cane che sta al guinzaglio di un “padrone” deve privarsi della libertà di poter andare dove gli pare? A parte questo parallelo a cui i “padroni” forse non pensano, non soltanto quando tirano il guinzaglio per deviare il percorso dei “loro” animali, la domanda posta da “siamoseri” non ha senso: il “padrone può andare dove gli pare: basta che attacchi il cane da qualche parte, o la lasci in casa (non sul balcone, perché lì disturba i vicini). E comunque nessuno gli prescrive di “possedere” un cane per compagnia.

3) I nostri amici (amici, poi… Io un amico non lo schiavizzo, non lo tengo al guinzaglio e non me ne impossesso, e non decido quando e dove debba fare i bisogni) devono essere liberi e decidere autonomamente dove andare. Il paradosso è che li togliamo dal loro habitat per trasferirli nelle nostre case alle nostre dipendenze…

4) I cani sporcano e sono sporchi. Non basta raccogliere una cacca dal marciapiedi per lasciarlo pulito com’era prima. Qualche traccia resta comunque, e la cacca è una delle sostanze più pericolose che esistano (sembra una boutade ma è così). Stesso discorso per l’urina. Io sarei più propenso ad accettare una pipì di un essere umano che non riusciva a tenerla (può succedere) piuttosto che quella di un cane che il padrone umano ha deliberatamente condotto a farla per strada, in luoghi frequentati da altri umani.

4-bis) E’ sbagliato distogliere l’attenzione da un problema con la scusa che ce ne siano infiniti altri. Se tutti ragionassero così nessuno risolverebbe niente. Piuttosto riflettiamo sui 1000 euro che il Comune sarà costretto a pagare per aver tentato di tutelare la salute dei propri cittadini in una delle poche aree di verde pubblico di Trani…

E nasce spontanea una domanda: chissà se i padroni sarebbero disposti a fare uno “scambio culturale” vivendo alle dipendenze di un cane, facendo in pratica la stessa vita che fanno fare ai “loro” animali…

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